Pazienti penne vanno correggendo
divini errori, il cuore imperfetto,
e la fragilità dell’anima, l’amore…
uno sbaglioanche il cielo, e i miei due occhi
e il solo naso e le due gambe e queste
cinque dita per sempre cinque e due
e uno e due per sempre – quanta poca
fantasia il nostro dio, e quanto stanca!
Pensò, creò, foggiò, scrisse, dispose
una volta per tutte, poi dormì
e noi scritti, disposti, già creati
una volta per tutte qui così,
fantastici quel tanto che permise
la stanchetta e la gretta anima divina,
con le pazienti penne ora ci diamo
a correggere gli errori del cielo …
Autore: Gianni Toti
Data: 23 gennaio 1957
Numero serie: 1957_551
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: rifiuto; desiderio; consapevolezza
Temi: imperfezione umana; Dio