Quando Amore e Dio
moriranno, quando
i loro nomi labbra nessuna
pronuncerà e memoria
dell’assurdo mai più
nei corridoi d’alcuna mente
circolerà, quando l’uomo
guarirà
canteremo
le nuove canzoni, non ho
che queste parole invecchiate
per dire
che figli che figli nuovi genereremo
e sentimenti vergini mutevoli
eternamente, infedeli
a se stessi, dimentichi
della memoria e nulla
più nulla uguale a se stesso,
solo la morte così,
cioè
Amore e Dio,
sepolti
Autore: Gianni Toti
Data: 04 marzo 1957
Numero serie: 1957_569
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: amarezza
Temi: cambiamento; ricerca