Lunario Totemico. Lettura scenica a cura di Marco Palladini con Franco Mazzi

Tra gli eventi del “Multiverso Toti 1924-2024” organizzati dalla Biblioteca Totiana, giovedì 17 ottobre alle ore 18:00 ospiteremo “Lunario Totemico. 10 colpi di (e)pistola in versi di Mario Lunetta e Gianni Toti”, lettura scenica a cura di Marco Palladini, con Franco Mazzi. Accompagnamento musicale di Luca Salvadori. L’evento – a ingresso gratuito – ha il patrocinio del Comune di Alatri e il contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.

Scrive il curatore Marco Palladini: “Un duello-duetto “sui massiminimi sistemi, attraverso la crisi epocale della lingua”. Una sparatoria epistolo-poetica consumata tra l’estate del 1979 e la primavera del 1980 che oggi risuona come un Ufo linguistico-concettuale che arriva da un altro spaziotempo novecentesco, da un’avanguardia letteraria irriducibile e mai accademizzata, oggi pressoché travolta dall’onda della smemoria. Una riproposta per dovere etico-poetico e noetico, per far risentire la potenza di multi-linguaggio e di intelligenza antagonista di due autori poligrafi diversi e complementari, che sono stati la punta di lancia della più coerente ricerca letteraria indipendente, fuori dai gruppi, dai giochi di potere e dalle rendite di posizione. Mario Lunetta (1934-2017) e Gianni Toti (1924-2007) sono stati per me anche
amici e maestri, certo non emulabili, ma fonte sicura di orientamento nel caotico e confuso paesaggio cultural-politico del presente. Questo testo bifronte va affrontato come una superba e sofisticata partitura di musica verbale da eseguire con rigore e con ironia, bilanciando la dimensione anche ludica del testo con una visione “in cui la funzione poetica del linguaggio è la critica del pensiero”. Mi affianca in tale impresa Franco Mazzi, uno dei migliori attori del teatro sperimentale italiano degli ultimi 40 anni. Logos e Melos per una concert/azione possibilmente allunettoticinante“.

Marco Palladini: nato a Roma, è narratore e poeta, nonché drammaturgo, regista, performer e critico nell’ambito del teatro d’autore e di ricerca. Suoi testi in versi e teatrali sono stati tradotti in greco, romeno, inglese, ucraino, tedesco, ungherese, spagnolo e catalano. Ha scritto e allestito una quarantina di testi, spettacoli e performance teatrali e poetico-musicali. Tra le ultime pubblicazioni: le raccolte poetiche
Attraversando le barricate (2013), È guasto il giorno (2015), De-siderata (2018) e Via memoriae/Via crucis (2022) e il disco musical-poetico Creando Chaos (2023), pubblicato su varie piattaforme online; inoltre Stecca, mutismo e rassegnazione (romanzo, 2017), Strasognando Fellini attraverso nove stazioni/stagioni filmiche (critica, 2019), Nomi veri falsi (racconti, 2019), I virus sognano gli uomini (romanzo, 2021). Sulla sua opera poetica è uscita la monografia critica di I. Appicciafuoco Nei sentieri della linguavirus (2019). Ha vinto il Premio Feronia 2016 per la saggistica.

Franco Mazzi ha svolto attività teatrale, radiofonica, concertistica con vari registi e compositori contemporanei. Con Memè Perlini ha partecipato a manifestazioni quali Biennale di Venezia, Maggio Fiorentino, Taormina Teatro, Festival d’Automne di Parigi, Italia on stage di New York. Nel 1992 ha ricevuto il premio Agis-Federfestival per l’interpretazione del Funambolo di Genet, diretto da Alain Timar, presentato ad Avignone e a Palermo. Ha condiviso l’iter artistico di Enrico Frattaroli quale protagonista di molti suoi lavori: tra le opere radiofoniche ha dato voce al Minotauro della Casa di Asterione di Borges e de I re di Cortázar, all’astronomo della Guerra dei mondi di Welles e a Genet in Ragazzi criminali, tra le opere teatrali, è stato Leopold Bloom in tutte le edizioni di fluidofiume, da Ulisse di Joyce; ha interpretato Edipo, in greco antico, in Opera, da Sofocle e il filosofo libertino nel ciclo dedicato a SADE; tra le più recenti, Agamemnon di Ghiannis Ritsos e Nakba da Muhammad al Qaysi. Ultimamente è stato voce recitante in Enigma, di Lucia Romualdi.

La Biblioteca Totiana dell’Associazione Gottifredo APS conserva il suo fondo librario di oltre 17.000 volumi e il suo archivio di 50 metri lineari.