E di Shaul: storia e interpretazione del non-film di Gianni Toti

Tra gli eventi del “Multiverso Toti 1924-2024” dedicati al centenario di Gianni Toti, venerdì 15 novembre alle 17:30 la proiezione di “E di Shaul e dei sicari sulle di Damasco”, unico lungometraggio cinematografico realizzato da Gianni Toti nel 1973 e per l’occasione presentato da Matteo Anastasi e Daniele Calzetta, autori dei più recenti contributi sul film. L’incontro – a ingresso gratuito – è organizzato dalla Biblioteca Totiana con il contributo della Regione Lazio e della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e gode del patrocinio del Comune di Alatri.

A oltre cinquant’anni dalla sua realizzazione, il lungometraggio di Gianni Toti “E di Shaul e dei sicari sulle vie di Damasco” (Italnoleggio 1973), film sperimentale sulla figura di San Paolo, continua a essere oggetto di studi. Oltre all’articolo di Massimo Raffaeli uscito per il Manifesto, i due contributi più recenti sono a firma di due ricercatori, Matteo Anastasi e Daniele Calzetta, che hanno frequentato la Biblioteca Totiana per ricostruire rispettivamente la storia produttiva del film e l’interpretazione paolina di Gianni Toti.

Servendosi di tracce documentali raccolte presso la Biblioteca Totiana, il Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Archivio Centrale di Stato, Matteo Anastasi, autore del saggio Modi di «aproduzione». E di Shaul e dei sicari sulle vie da Damasco di Gianni Toti nel volume L’eccezione alla regola (Marsilio, 2024), ripercorrerà il cammino del San Paolo totiano sulla via da Damasco verso il festival di Venezia e le tumultuose Giornate del Cinema Italiano del 1973, fino al suo travagliato debutto in società, tra assalti sulle pagine dei giornali e nelle sale cinematografiche.

Daniele Calzetta, autore del volume di prossima pubblicazione “Vedere Paolo” per Pazzini Editore, ha interrogato libri e carte di Toti per ricostruire la sua visione di San Paolo, a partire dalla copia della Bibbia che il padre gli regalò nel 1942. Il film “E di Shaul” – sostiene Calzetta – è per Toti “un film su un uomo che, avendo incarnato la tensione tra la tesi e l’antitesi nella vita e nel pensiero, si presta più di ogni altro ad indicare la via autenticamente rivoluzionaria da percorrere per realizzare l’alef, la prima lettera dell’alfabeto dell’uomo nuovo”.

Matteo Anastasi è Dottore di Ricerca in “Cinema e cultura visuale” presso la scuola dottorale Paesaggi della città contemporanea. Politiche, tecniche e studi visuali istituita dai dipartimenti di Architettura e di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. È consigliere eletto di Italia Nostra Roma, membro della redazione della rivista di architettura Panteon, nonché autore di cortometraggi, documentari e videoinstallazioni.

Daniele Calzetta: dottorando presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, si è laureato in Filosofia sotto la supervisione di Giuseppe Girgenti e in Teoria e storia delle arti e dell’immagine sotto la supervisione di Vito Limone e di Mons. Carlo dell’Osso presso il medesimo Ateneo. Ha trascorso un periodo di mobilità internazionale presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (PIAC). È membro dell’Istituto Romano della Società di Görres e collabora con il Centro di Studi Patristici Luigi Maria Verzé–GENESIS. Ha pubblicato Socrate al cinema (2023) per Mimesis Edizioni.

E’ gradita la prenotazione al link: https://www.visionimolteplici.it/events/?event=6977

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