Dalla trincea di un negozio
alla quota di uno sportello
attraverso il fiume di un corso,
fino all’angolo allo scoperto,
per conquistare un caffé,
Mi batteva d’infilata
dal vicolo un cecchino
capufficio con mira d’orario.
Imprendibile la collina
difesa dalle signore
che alle cinque prendono il te,
Riparai dietro un carrettino
bianco sporco, dei gelati,
e di la misurari la situazione:
la piazza immensa terra di nessuno,
pattuglie stanche ed ombre sotto il sole,
Il capitano guardava l’orologio
attendendo l’autobus di punta.
ed io temevo la sortita
della ragazza dall’ufficio
per l’armistizio dell’intervallo..
Autore: Gianni Toti
Data: 16 luglio 1958
Numero serie: 1958_911
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
Temi: città; lotta