Ho un nome, mi riconosci,
ma non sai neppure chi sei,
e dei miei forse e chissà,
ed io vorrei che un giorno
mi si riconoscesse
senza nome, così,
per segni familiari
e cerco un segno, aspetto
un segno e brucio carte
di riconoscimento,
spogliandomi dei nomi
come dei miei vestiti,
e mi viene il sospetto
che inutile l’attesa:
ch’io devo dare un cenno
e sono io che debbo
riconoscermi, forse,
ma so solo il mio nome;
uno straniero che bussa
alla porta della sua anima…
Autore: Gianni Toti
Data: 18 luglio 1958
Numero serie: 1958_926
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
Temi: identità; tumulto interiore