Non perdonare mai, non giudicare

Non perdonare mai, non giudicare,
non condannare, non assolvere mai:
non basta il nostro nome, il nostro sesso,
il nostro volto e la pronuncia, il nostro
giorno primo nel tempo e il giorno ultimo
a scolpirci così senza rimedio
per sempre? Certo, so, possiamo scegliere,
il nostro nome modulare e il sesso
confondere in un sesso ricreato,
e rifarci una faccia, crescere anche
di statura negli occhi, anche cantare,
e morire più presto, fare fretta
al vivere, ma non possiamo più
eleggere il pianeta o la dolce galassia
che ho nel cuore, lontana,
ed è così
che non perdono e non condanno nulla:
ché sono stanco di stanchezze, e
della disperazione anche dispero: scrivo
il mio nome non mio di nessuno sul libro
dei personaggi spettatori autori,
giudici, accusatori, difensori, giurati,
testimoni e
imputati

Autore: Gianni Toti

Data: 13 luglio 1958

Numero serie: 1958_904

Evento scatenante:

Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; estenuazione

Temi: vita; morte; universo; condizione umana