Tutt’intorno a questa trincea
i cavalli di frisia delle parole,
articoli, tessere, discorsi,
libri, nomi, e aperte scrivanie
come piazze
d’armi deserte,
e poi la professione,
la moglie, la casa e lo studio
imbottito di carte e di volumi,
e giornali e riviste tutti i giorni,
tutte le settimane, tutti i mesi,
con l’indice, prezioso, alla fine dell’anno…..
ma è quasi inutile, passa lo stesso
come acqua, come vento, dentro i suoni,
sulle ali della polvere, fra gli atomi
del nulla che qui, tra i burroni
aperti a fianco della sedia e del letto,
danzano sarabande di pensieri da pensare,
cibo offerto su un piatto sulla tavola
larga – stretta degli anni,
passa sempre,
e il suo nome corrente . uno pseudonimo,
certamente – è “silenzio”, o forse “morte”
o forse qualcos’altro, ma non è
quello che voi intendete. Oh, non potete
difendervi, credetemi, (e del resto,
non è un nemico): avanza irresistibile
sulle pianure dell’anima…
Autore: Gianni Toti
Data: 25/01/1959
Numero serie: 1959_1007
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
Temi: parole; contemplazione; vita