di Pia Abelli Toti
Alatri, 24 giugno 2023
OGGI vi presentiamo e offriamo l’ARCHIVIO PARTECIPATO di scrittureINversi
potremmo quasi dire scrivereINversi per archivi-partecipati !!!
Il mio scrivereINversi nasce nel 2014 e contemporaneamente si attiva la curiosità per quella scrittura mai usata.
Cosa mi dà, cosa può dare, si può insegnare se portasse qualcosa di tutto suo e vantaggioso?
Penso, rifletto, mi convinco, aiutata dal lavoro e dallo studio che mi impegnano, della potenzialità che lì si rivela forse per vie particolari. Sono dell’avviso che possa:
abilitare il processo del pensiero, mettendo insieme le sensazioni, le emozioni, le azioni e lo sguardo consapevole e congiungente tra quanto sentiamo, facciamo, diciamo;
regolare il riconoscimento e l’utilizzo delle emozioni, sia nelle relazioni che nello sguardo con cui pensiamo il mondo e l’altro e noi stessi;
controllare svelare e consentire di prevedere le conseguenze della componente violenta, aggressiva in noi, portatrice di distruzione e che alberga diversamente in ogni uomo;
renderci più adatti alla vita sociale, alla formazione di noi ‘persona’, in quanto soggetto sociale e anche unico individuo mai omologabile. Nonostante le alimentate paure in tale senso.
Scrittura in versi, ai piani nobili detta poesia, che usa parole piene di suono, di immagini, per cui pensarla insieme alla ‘musica’ e alla ‘pittura-videatura’, meglio se in movimento (presenti le videopoemopere di Gianni Toti), si fa immediato spontaneo.
L’uomo dagli inizi comunica con suoni-voci che diventano parole canto, tutto è versi? Teatro, parlato? Si può cercare e trovare tanto sulla lunga storia del linguaggio parlato e scritto nostro. Purché si includano le recenti molteplici conoscenze in materia, da noi avvicinate dal 2000 in poi, o poco prima.
Per i bambini la filastrocca è lingua loro, cantilenata ancora meglio.
Così continuo a scrivereinversi (e lo faccio quasi diaristicamente) perché si mostra una forma veloce, con concetti e emozioni e figure-metafore che meglio della prosa mettono in luce, in ordine: chi-come sono, dove sono, nel cammino che la vita ci presenta e noi scegliamo?!
Pubblico alcuni volumi (molto resta da pubblicare), pensandoli materiali-strumenti-documenti in quantità significative per un’eventuale auspicabile ricerca, da farsi ai fini dell’insegnamento sullo
sviluppo socio-psicofisico-mentale che ne potrebbe derivare. Ricerca che va proposta e favorita anche in forma empirica.
Forma questa in versi che si presta a fare comunicare più lingue insieme, compresi i dialetti (così ricchi di sfumature inevitabilmente perse nei linguaggi unificanti e socialmente necessari), mette più età insieme e aree geografiche diverse, senza preclusioni.
A questo punto diventa evidente l’utilità di raccogliere tutto ciò che verrà inviato, oggi si può, in una grande banca: l’archivio partecipato che noi vi proponiamo e offriamo.
Saranno auspicabili, necessari momenti di incontro, nello spazio della biblioteca totiana dell’Associazione Gottifredo di Alatri; potranno nascere laboratori di diffusione e comprensione di tale processo straordinariamente efficace per imparare a scoprire e utilizzare la nostra mente. Non ci saranno dimensioni, intenzioni ‘psicoterapeutiche’. Troppe le terapie diffuse che ormai considerano l’uomo ‘malato’ ovunque. Sarebbero più che utili studi sul come vive, pensa l’uomo oggi, nelle diverse epoche, ere, quindi nei contesti diversi in senso lato. Utili confronti sul portato dell’evoluzione biologica e socio-culturale del soggetto homo di cui siamo i rappresentanti.
Noi, fedeli al progetto scopo Archivio Partecipato, per tutti coloro che vogliono immettere le loro scrittureinversi o ‘poesie’, ci occuperemo dello scrivereinversi in generale.
Sicuramente scopriremo tantissimi scriventi versi in erba o tra l’erba nascosti o già in là negli anni inoltrati. Forse ci beneficeranno anche scriventi noti avallati. Scrivendo constateremo sempre il benessere piacere, magari tribolato nel durante, che ne deriva.
Per tutto ciò invitiamo Alatri intera e dintorni, vicini e sparsi nel mondo a partecipare a questa iniziativa collettiva, impegnandoci fin d’ora a darvi notizie sullo sviluppo e su eventuali progetti che emergeranno.
Se in quello che noi faremo ci sarà dell’Arte oppure no, non è un problema, non è il problema. Esistiamo, questo lo sappiamo per certo. E finché sapremo stare e fare insieme per il bene della comunità saremo tutti artisti in marcia, nell’arte del vivere individualmente e insieme, come si deve tentare di essere e diventare in ogni comunità.
Pia Abelli Toti