Noi creiamo l’uomo che non sia più solo
che non sia più il suo nome e il suo cognome
ma il vento sia e le cose e gli occhi e il volto
della vita il suo viso ed il suo sguardo
fatto del mondo e non di nostalgia.
Noi creiamo l’uomo senza gelosia
del desiderio, a cui basti la vita
e la strada che batte e il tempo della sua sorte.
Noi creiamo l’uomo che non abbia morte
nel suo pensiero ma abbia in sé il futuro,
che non dorma sul letto del passato
ma la musica del tempo gli suoni nelle vene
il ritmo vasto di tutti i cuori umani
Noi creiamo l’uomo che ha sempre un domani
per cui oggi è adesso, ieri non è più
e domani sarà quel che sarà,
quel che vorranno gli uomini e le cose.
Noi creiamo l’uomo dalle ore armoniose,
per cui non strida neanche la civetta
e la corda del violino, quando si spezza,
annunci solo, vibrando, il canto del silenzio
l’uomo per cui l’insulto sia solo una parola
Noi creiamo l’uomo che non ha una sola
mortale anima, che non dica : -io-,
la parola più stupida del mondo,
che non abbia una gioia ed una pena
prima e dopo ma insieme e pena e gioia.
Noi creiamo l’uomo eterno che non muoia
un giorno strano se si ferma il cuore,
l’uomo che prima si sia consegnato tutto
agli uomini che vivono,
l’uomo che allora non sia più se stesso,
l’uomo che nella sua vita abbia vissuto per sempre.
Autore: Gianni Toti
Data: 5 maggio 1945
Numero serie: 1945_0046
Temi: Orgoglio; unione
Emozioni trasferite nella scrittura: Orgoglio; speranza