La sorte è lì, ritentarla
a due passi dalle tue mani,
forse potresti domani
con due dita riafferrarla
Un’avventura, un prodigio
certo, quasi un al di là,
nel cielo diventato grigio
un’azzurra felicità
Uno, uno solo su centomila,
lo so, ha inventato se stesso,
uno che aveva perso le fila
della sorte, come tu adesso
Pochi, davvero, i candidati
in lizza per la felicità,
molti, troppi, i condannati
per la serenità
Tentare, ancora candidarsi?
ma se ho fallito una volta chi voterà
per me, chi vorrà fidarsi
che chi ha perduto non perderà.
Autore: Gianni Toti
Data: 6 luglio 1948
Numero serie: 1948_0161
Temi: Felicità; amarezza; disillusione
Emozioni trasferite nella scrittura: Amarezza; disillusione