Conosco due uomini tristi
uno guarda sempre indietro
uno sempre avanti
– se li metti schiena contro schiena
sembrano il vecchio Gianni
Una grande tristezza,
è disegnata sui loro visi
ma uno solo ha gli occhi spenti
e la mano aperta,
l’altro ha gli occhi spalancati
e la mano a pugno
Due tristezze,
due uomini che conosco,
che vedo tutti i giorni
prendere il tram con me
Ma uno solo è disperato
e la sua tristezza è inutile
(oh, anche l’altro è triste, intendiamoci,
Certe volte sento i suoi denti
stretti che scricchiolano,
le unghie ficcate nelle mani,
per non gridare,
ma la sua tristezza
non vuole essere inutile
e vuole aver figli.
la sua tristezza guarda al futuro….)
Quello triste, soltanto triste,
sapete, ero io.
Quello che guarda al futuro
con gli occhi tristi sorridenti
sarò io,
se tu mi aiuti,
mia dolce compagna
Maria…
Autore: Gianni Toti
Data: 1 gennaio 1952
Numero serie: 1952_0242
Evento scatenante: amore
Temi: amore; fragilità umana; paternità
Emozioni trasferite nella scrittura: amore, fiducia; incertezza; speranza; malinconia