Ti conoscevo, eri una vecchia legge
scritta su antiche tavole, riletta
su tutti i nuovi Sinai dell mio tempo
un messo qui ogni giorno ti proclama,
e banditori d’inchiostro ripetono
dai giornali che sei sempre in vigore
le tue ciglia, una qui e una la, lontano
fuggono per sentieri divergenti,
il naso punta in alto, e dentro il labbro
non sei uguale per tutti, neanche per te stessa
ma avresti voluto che cominciassi e finissi con te
come le altre, stolida legge d’amore,
ma io lo so, non posso amarvi che così,
ma soltanto ogni volta e così
servitore fedele trasgressore
sono per te, per lei, per me, per tutti
amo il mondo, amo te, amo me, amo tutti
obbedisco, fedele infedele che ritorna
Autore: Gianni Toti
Data: 8 giugno 1956
Numero serie: 1956_429
Evento scatenante: amore
Temi: legame
Emozioni trasferite nella scrittura: amore; consapevolezza