Allarmante, vi dico, è il silenzio dei cieli.
dall’universo, da tutto l’immenso,
non una voce giunge, non un segno,
siamo soli nello spazio, dunque?
Ma tu sorridi, ingenuo mi dici:
– e i sogni, amico mio, e le speranze,
e le fantasie, e i versi e le immagini
e quelle che si chiamano creazioni:.?
-Niente si può pensare che non sia?
Niente che non sia vivo, sognare?
E simulacri fingere di nulla,
impossibile, perchè tutto esiste?
Ma allarmante non è il silenzio dei cieli
allarmante è il nostro silenzio.
Oppure laggiù, oltre gli spazi
qualcuno sogna i nostri volti assorti?
Autore: Gianni Toti
Data: 27 luglio 1956
Numero serie: 1956_468
Evento scatenante:
Temi: contemplazione; universo; ricerca
Emozioni trasferite nella scrittura: introspezione; smarrimento