Lo so, voi non lo vedete, voi non potete,
il coltello di comete
che insanguina lo spazio,
È un lampo, un quizzo di meteore
da un vuoto a un pieno astrale,
una palpebra trepidante..
E nessuno, tra voi, vede,
nessuno, tra noi, crede
che sangue di ignote creature zampilla
Ma io ho visto un pallido demone
camminarmi sugli occhi, altissimo,
valicando nebulose
e il bagliore – ch’io possa dimenticarlo-
del suo coltello di comete
scagliato contro un cuore lontano
Autore: Gianni Toti
Data: 10 settembre 1956
Numero serie: 1956_492
Evento scatenante: introspezione
Temi:
universo; fragilità umana
Emozioni trasferite nella scrittura: introspezione; orgoglio; rabbia