I morti nel mio sangue che trasmettono
messaggi antichi al futuro, energie
convulse, non mi lasciano ascoltare
altre voci, altri impulsi dal silenzio
del futuro che attende mie parole,
oh, vi prego silenzio, amici morti,
non solo dal passato, non solo
dalle terre vergini del domani
un invito più ricco viene a me,
a una morte più viva e io là andrò,
a dissodare spazi inesplorati,
nelle pagine bianche del futuro,
con un gessetto azzurro già ho scritto,
miei vecchi morti, nella vostra antica
buia lavagna, ora ho una penna-luce
nella mano ed il cielo apre le pagine
del tempo che verrà e là io scrivo
il mio nome, e mi chiamano
così…..
Autore: Gianni Toti
Data: 23 ottobre 1956
Numero serie: 1956_515
Evento scatenante:
Temi: morte; contemplazione
Emozioni trasferite nella scrittura:
inquietudine; malinconia; desiderio