Credevano che dormissi

Credevano che dormissi
che non sentissi nulla
che non vedessi
e invece
li udii, i suavii che si chiamavano,
li vidi, i colori sposarsi,
e i sogni spogliarsi delle nostre circonvoluzioni
cerebrali, molli vestiti pesanti,
e nudi sognarsi da sé

Poi, sotto la finestra intesi
la strada mettersi in cammino,
sotto cieli che si mischiavano
come carte, e le forme mutare
delle cose: anche quel distributore laggiù
di benzina così brutto e senz’anima

un vento baciò uno spazio
la polvere sospirò,
a passeggiare si mise un albero
sottobraccio al mattino che arrivava, puntualissimo

Autore: Gianni Toti

Data: 09 giugno 1958

Numero serie: 1958_868

Evento scatenante: insonnia

Emozioni trasferite nella scrittura: smarrimento; incertezza; inquietudine

Temi:
natura; ricerca; contemplazione