Poi la strada si mosse

Poi la strada si mosse, cominciò
con un sussulto sotto i piedi, e dopo
girò l’angolo, come un serpente,
ritirando la coda d’asfalto
con un colpo, secco,così….
E adesso se ne andava, via, da ,me,
sollevando e abbassando la sua schiena
polverosa; vibravamo le vertebre
di pietre, si sfaceva il selciato
ad ogni passo, qua e la i sassi
si accostavano ai ampi marciapiedi
come alle rive i detriti dei fiumi
Non restò nulla fra le case, solo quella traccia di nulla, quei detriti
accucciati alla tana delle fogne.
La gente, uscita all’alba dei pastori
si strinse ai marciapiedi, si appoggiò
alle pareti tristi dei palazzi,
I piedi chiacchierarono fra se,
soltanto un poco e fecero silenzio
Si aspettò a lungo, forse troppo a lungo che la stanza tornasse dal suo giro.
Ora che scrivo tutti quanti guardano
all’angolo, laggiù, dover fa gomito…
Sarà una voce? Tornerà la strada?
Può tornare una strada, quando se ne va?

Autore: Gianni Toti

Data: 17/05/1959

Numero serie: 1959_1044

Evento scatenante: evento naturale

Emozioni trasferite nella scrittura: rassegnazione; smarrimento

Temi: natura; città