Non eravamo soli: ci scortava

Non eravamo soli: ci scortava
il silenzio, ingiungeva di tacere
anche alle cose
Io sfogliavo il libro
e frusciavano mute anche le pagine,
Tu spostavi la tua tazzina inglese
e il cucchiaino non diceva nulla
alla sua porcellana, anche il respiro
discendeva la gola, si spegnevano
sonorità leggere tra le dita
del silenzio, così…
Non so come facesti allora a dirmelo.
Più facilmente avresti arriugato una folla
o schiaffeggiato un bambino.
Non fu
un grido, certo, neppure un sussurro
Ed altri non avrebbero subito
quell’inarticolata dissonanza.
Vidi soltanto le tue labbra muoversi,
e le cose risponderti: frusciarono
come foglie le pagine del libro,
il cucchiaino d’argento vibrò,
la tazzina divenne una campana,
il respiro un monsone dilagò
emerso dal profondo: ed il silenzio
fece un inchino, triste, se ne andò
agitando un cappello di nulla
non rispondemmo neppure al saluto ….

Autore: Gianni Toti

Data: 18/05/1959

Numero serie: 1959_1045

Evento scatenante: allontanamento

Emozioni trasferite nella scrittura: rassegnazione; tristezza

Temi: depressione; scoperta