Scese nel buio, guardò dentro gli occhi,
( i suoi ) faceva fresco, giù, nella cantina
di quel suo corpo, ormai, da tanto tempo
abbandonata ai topi dell’anima.
Pochi gradini fece, solo un brivido
lungo l’accolse, vicino alle botti
del vino vecchio mai bevuto, e corse
di nuovo su, per quelle scale intatte,
si riaffaciò alla stupita finestra
degli occhi, all’ultimo piano
di sé stesso, e dall’altezza
vertiginosa del suo sguardo vide
la porta(chiusa?) sempre con quel ferro
nella toppa, e la ruggine ai denti,
stridente – la sentiva solo lui,
la chiave, e quel limìo, eterno, laggiù …
Autore: Gianni Toti
Data: 03/06/1959
Numero serie: 1959_1054
Evento scatenante: introspezione; racconto
Emozioni trasferite nella scrittura: desolazione
Temi: anima; corpo; depressione