Come il mondo – diceva – come il mondo
ti voglio bene, con le mani aperte
in fondo a braccia che si allontanavano
dagli occhi … era un bambino? era una madre?
ero io che dicevo : come il mondo
ti voglio bene?
Adesso come il mondo
non so amare nessuno, dovrei amare
il mondo, il mondo è tanto, il mondo è troppo
Vorrei amare il mondo come te,
con mani chiuse in fondo a braccia strette
che ritornano a me, che si ricordano
d’essere braccia, fatte per abbracciare…
e non so amare più neanche me
Autore: Gianni Toti
Data: 02/10/1959
Numero serie: 1959_1059
Evento scatenante: amore
Emozioni trasferite nella scrittura: tristezza
Temi: autocritica; malinconia