Queste piccole maree interiori,
questi flussi, riflussi, movimenti
di sistole e di diastole dell’anima,
questi palpiti senza nome, di non si sa quale organo…
Amici miei, aiutatemi. Potete
dirmi qualcosa sull’oceanografia
dei sentimenti, dei non-sentimenti,
per esempio, dell’anti-vita dell’arte?
O fratelli mi siete d’ignoranza
dolcissima, di teneri misteri
frequentatori, un po’ spauriti, come
bambini davanti alla notte?
A volte, sapete?, mi innamoro di me.
Che cos’è questo? Incesto strano, o forse
un po’ d’amore per misurare il deserto
in cui viviamo? Ah, miei dolci amici
perché non rispondete? A volte, anche,
non mi sopporto, mi sono antipatico,
e mi odio, a volte, con accanimento…
Ah, perché sorridete, cari amici?….
Autore: Gianni Toti
Data: 15/03/1960
Numero serie: 1960_1160
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: contemplazione; smarrimento; inquietudine; ironia; amarezza
Temi: poesia; identità; contemplazione; mutevolezza