Il meriggio ansimava come tu

Il meriggio ansimava come tu
qualche volta, salendo lunghe scale
a lunghi balzi, – si depositano
dentro il tuo sangue come una speranza
di respiri più lenti – e cospargeva
d’ore affannose gli orologi. Allora
imbevuti di tempo ubriacato
verso una notte, ce ne andammo. Il cielo
come un dorso d’insetto luccicava,
antenne misteriose trasmettevano
notizie qua e la; risero gli alberi
quando le foglie le spettegolarano
a pigri uccelli….
adesso per le calles
di Cuzco se ne vanno ombre di rame
da miseria ossidate e lunga fame
ingannata da coca per gli stomaci
addormentati: e recitano storie
inventate da sempre: antiche luci
aderiscono alle pietre incasiche,
e il buio non le scolla col coltello
di stagno del silenzio, si congratula
il tempo con se stesso per le pietre
antisismiche, per quell’ipoteca
dell’uomo sull’eterno: e io chiudo. Passo…

Autore: Gianni Toti

Data: 13/05/1960

Numero serie: 1960_1219

Evento scatenante:

Emozioni trasferite nella scrittura: amarezza; malinconia

Temi: tempo; condizione umana