Vogliono dunque che io così mi trovi
gettando sangue d’ore ad ogni ora,
ma io sono stanco di morire, e domando
perché domando, perché non accetto
che dietro quella parte stia la morte
aspettandomi, con qualche impazienza,
e che non duri la felicità
scoperta un giorno dentro la sua vena…
Rinuncio a questa eredità di morti
e di domande inevase, non chiudo
la pratica col timbro delle ossa
incrociate dentro il vestito di pietra..
Lasciate le mie mani, antichi padri,
io non vi sono figlio,
non vi aggrappate a me, io non vi porterò
al di la del fiume del tempo
Neanche me stesso porterò al di là
Resterò qui con tutte le mie domande
piantate sulla riva, come bandiere stanche
di guidare drappelli di parole…
Resterò qui, con tutte le mie domande
Voi passerete tutti, io resterò
e dal futuro un giorno tornerete
a riprendermi, se vorrete, con la risposta…
Autore: Gianni Toti
Data: 10/06/1960
Numero serie: 1960_1247
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; consapevolezza; rassegnazione
Temi: vita; morte; contemplazione