Dalle tempie alle palpebre la mano
esatta preme gli occhi e la stanchezza
sottomette a una nuova persuasione…
Vibrazioni, qua e la, ancora, oscillanti
piccole noie, ragioni dimenticate, torti
verso se stesso ancora più dimenticati….
Conosco il trucco, fare piccola notte
attorno alla fronte curvata, dormire
in un attimo lunghi sogni, fingere di svegliarsi….
(fino a che fingerò di addormentarmi
e non potrò più risvegliarmi, mai,
mani palpebre tempie: eterna notte..!
Autore: Gianni Toti
Data: 10/07/1960
Numero serie: 1960_1275
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
Temi: contemplazione; notte
