Tu entri nel giorno come visitassi
le mattine, e venissi da lontano,
da qualche mezzanotte sconosciuta,
ti specchi nelle piazze, apri le porte
delle strade, invisibili, sui cardini degli angoli
Che dovrei dirti, a braccetto del giorno
salutando la sera, accomiatandoti
dai crepuscoli, sulla carrozza della notte?
Soltanto: ti aspettiamo, amico, torna,
e soprattutto, un giorno prova ad essere…
Quel giorno io visiterò mattine
con fasci di progetti sulle braccia
avvolti in dolci cellophan di immagini,
distribuendo a tutti questi fiori
di carta, dopo accesi coi fiammiferi
delle tue dita che inventavano volti…..
Autore: Gianni Toti
Data: 02/08/1960
Numero serie: 1960_1298
Evento scatenante:
Temi: contemplazione
Emozioni trasferite nella scrittura: contemplazione; malinconia
